Il progetto affronta il tema dell’ampliamento di una villa in un quartiere artistico e culturale di Nizza sottoposto al vincolo della Soprintendenza Archeologica e Architettonica.

L’obiettivo del progetto consiste nel realizzare un volume che si sappia inserire nel contesto senza oscurare l’edificio esistente, ma valorizzandone le caratteristiche storiche. Si decide di utilizzare la porzione di giardino in passato adibita a giardino all’italiana, al momento priva di elementi di pregio.

Al fine di riportare la centralità visiva sulla facciata principale esistente, si propone di realizzare un volume capace di colmare il vuoto in corrispondenza del giardino all’italiana, riportando il centro della composizione sulla facciata storica. Si prevede quindi di delimitare il nuovo volume con una parete in pietra che per aspetto e dimensioni riprenda quello presente sul lato opposto della casa padronale.

Tra la casa padronale e il nuovo edificio viene realizzato un collegamento trasparente che funge da ingresso e, nel contempo, consente un distacco tra le due architetture. Grazie a questa conformazione, questo ampliamento può essere utilizzato in futuro anche come unità indipendente.

A livello energetico le pareti esterne del nuovo edificio diventano muri ad alta inerzia termica che, abbinati a sonde geotermiche, alla coibentazione del tetto verde e ai brise-soleil, contribuiscono a diminuire i costi di gestione, rendendo la nuova costruzione energeticamente autosufficiente.